Affitti brevi e affitti turistici a Bologna: cosa sapere prima di investire
Un mercato in crescita
L’interesse per gli affitti brevi a Bologna è in costante crescita. L’arrivo di turisti, studenti, professionisti e digital nomad rende la città una delle mete italiane più vivaci anche fuori stagione. Investire in un immobile da destinare ad affitti turistici può essere redditizio, ma non è una scelta da fare a cuor leggero: servono strategia, conoscenze tecniche e consapevolezza normativa.
COSA SONO GLI AFFITTI BREVI E COME FUNZIONANO
Con “affitti brevi” si intendono locazioni di durata non superiore a 30 giorni consecutivi, spesso gestite tramite piattaforme online (come Airbnb o Booking), senza la necessità di residenza o domicilio dell’inquilino. Non sono assimilabili a contratti abitativi standard.
Gli immobili destinati a questo uso devono essere arredati, pronti all’uso e dotati di servizi base (lenzuola, stoviglie, wi-fi, ecc.). Il contratto può essere stipulato anche senza registrazione, se inferiore a 30 giorni.
VANTAGGI DELL’INVESTIMENTO IN AFFITTI BREVI
1. Maggiore redditività rispetto all’affitto classico
Con una gestione ottimale e ben recensita, puoi generare fino al 50% in più rispetto a un affitto tradizionale. Ma serve metodo.
2. Flessibilità nella gestione
Il proprietario può decidere di affittare solo in alcuni periodi dell’anno o tenere l’immobile libero per uso personale. È anche possibile bloccare date per manutenzioni o uso familiare.
3. Domanda stabile e diversificata
A Bologna gli affitti brevi non sono richiesti solo dai turisti, ma anche da:
- studenti internazionali in cerca di una sistemazione temporanea,
- professionisti in trasferta,
- famiglie in attesa di trasferimenti o ristrutturazioni.
SVANTAGGI E RISCHI DA VALUTARE
1. Più impegno nella gestione quotidiana
Servono tempo, precisione e affidabilità: check-in e check-out, pulizie professionali, risposta tempestiva alle richieste, gestione recensioni. In alternativa, è possibile affidarsi a property manager specializzati (con commissioni variabili tra il 15% e il 30%).
2. Regole comunali e adempimenti burocratici
A Bologna, come in molte città italiane, bisogna iscriversi al portale regionale per le locazioni turistiche, ottenere il codice identificativo dell’alloggio e comunicare i dati degli ospiti alla questura tramite il portale Alloggiati Web. Inoltre, è obbligatorio versare la tassa di soggiorno.
3. Rischio di saturazione o periodi vuoti
Durante l’estate o in occasione di fiere la domanda esplode. Tuttavia, in mesi meno dinamici, un appartamento può restare sfittato se non ben promosso.
LE ZONE MIGLIORI PER AFFITTI BREVI A BOLOGNA
- Centro storico (Via Zamboni, Santo Stefano, San Felice): richiesta altissima, ottima visibilità online, perfetto per turisti e studenti Erasmus.
- Stazione Centrale / Bolognina / Fiera: ideali per viaggi business e fiere internazionali (Cosmoprof, Cersaie).
- Università e Porta San Donato: buona domanda tutto l’anno, meno concorrenza rispetto al centro.
Attenzione: il Comune potrebbe introdurre in futuro restrizioni simili a quelle già viste in altre città turistiche italiane. Essere pronti oggi significa non trovarsi spiazzati domani.
Gli affitti brevi a Bologna possono diventare una fonte di reddito concreta, a patto di affrontarli con preparazione, chiarezza fiscale e una gestione professionale. L’estate è il momento giusto per valutare, ristrutturare e avviare il tuo progetto.
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