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Ibi Curti Risponde: nel 2025, meglio tasso fisso o variabile ?

Posted by Andrea Curti on Ottobre 21, 2025
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Perché questa scelta è fondamentale

Quando si richiede un mutuo, la prima decisione da prendere riguarda il tipo di tasso. Non è solo un dettaglio tecnico, ma un fattore che influenzerà il bilancio familiare per decenni. Capire bene la differenza tra fisso e variabile aiuta ad evitare errori costosi e a scegliere con più sicurezza.

Il mutuo a tasso fisso: sicurezza e stabilità

Il tasso fisso mantiene la rata invariata per tutta la durata del mutuo. Questo significa che, indipendentemente dalle decisioni della BCE o dall’andamento dell’inflazione, la tua rata resterà uguale. È la soluzione più adatta per chi vuole pianificare a lungo termine senza sorprese.

Il mutuo a tasso variabile: flessibilità ma più rischio

Il variabile parte generalmente con una rata più bassa, legata all’Euribor. Tuttavia, se i tassi dovessero salire, anche la rata crescerebbe. È una scelta che può essere conveniente nel breve periodo, ma richiede maggiore capacità di gestione del rischio.

Come capire qual è la scelta giusta per te

Per decidere occorre valutare:

  • reddito e stabilità lavorativa;
  • orizzonte temporale (quanto a lungo prevedi di tenere il mutuo);
  • tolleranza al rischio: quanto sei disposto a gestire possibili oscillazioni della rata.

Quando conviene il fisso

Se preferisci la tranquillità e vuoi certezze sui tuoi pagamenti, il fisso è la scelta naturale.

Quando valutare il variabile

Se pensi di estinguere in anticipo il mutuo o hai un reddito molto solido, il variabile può essere una strategia interessante.

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